Con l’inizio del nuovo anno, vi sono alcune importanti novità su IVAFE e IVIE
Il 2024 ha introdotto nuove disposizioni relative all’IVAFE (Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie detenute all’Estero) e all’IVIE (Imposta sul Valore degli Immobili detenuti all’Estero), che richiedono una maggiore attenzione da parte dei contribuenti.
IVAFE: Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie detenute all’Estero
L’IVAFE è un’imposta che colpisce i cittadini italiani che detengono attività finanziarie all’estero, come azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento e conti correnti.
L’obiettivo principale di questa imposta è contrastare l’evasione fiscale e garantire che i cittadini italiani dichiarino correttamente le loro attività finanziarie detenute all’estero.
A partire dal 2024, l’aliquota dell’IVAFE è stata modificata.
Attualmente, l’aliquota dell’imposta è pari allo 0,2% del valore delle attività finanziarie possedute al 31 dicembre di ciascun anno.
Tuttavia, è importante sottolineare che esistono alcune soglie di esenzione per determinate categorie di contribuenti e per specifiche tipologie di attività finanziarie.
Ad esempio, per le attività finanziarie detenute da persone fisiche con un valore inferiore a 1.000 euro, non è dovuta alcuna imposta.
Inoltre, le attività finanziarie detenute da persone fisiche con un valore compreso tra 1.000 euro e 100.000 euro sono soggette a un’imposta ridotta dell’0,15% sul valore eccedente i 1.000 euro.
È importante sottolineare che l’IVAFE deve essere dichiarata ogni anno attraverso l’apposita sezione del modello Redditi PF (Persone Fisiche), utilizzato per la dichiarazione dei redditi.
IVIE: Imposta sul Valore degli Immobili detenuti all’Estero
L‘IVIE è un’imposta che riguarda i cittadini italiani che possiedono immobili all’estero, come case, appartamenti o terreni.
L’obiettivo principale di questa imposta è tassare il valore degli immobili detenuti all’estero e contrastare l’evasione fiscale nel settore immobiliare.
Dal 2024, l’aliquota dell’IVIE è dello 0,76% per il valore degli immobili posseduti al 1° gennaio di ciascun anno.
Anche in questo caso, esistono soglie di esenzione per determinate categorie di contribuenti e per specifici tipi di immobili.
Ad esempio, non è dovuta alcuna imposta per gli immobili di valore inferiore a 200.000 euro. Inoltre, gli immobili adibiti ad abitazione principale sono esenti dall’IVIE, a condizione che siano già soggetti all’IMU (Imposta Municipale Unica) in Italia.
Come nel caso dell’IVAFE, l’IVIE deve essere dichiarata annualmente utilizzando il modello Redditi PF.
Le imposte sulle attività finanziarie e sugli immobili detenuti all’estero, come l’IVAFE e l’IVIE, rappresentano strumenti fondamentali nella lotta all’evasione fiscale e nell’assicurazione di un corretto adempimento degli obblighi fiscali da parte dei cittadini italiani.
Con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni nel 2024, è fondamentale che i contribuenti prestino attenzione alle regole e alle soglie di esenzione stabilite per l’IVAFE e l’IVIE e compilino correttamente le relative dichiarazioni.
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